Presentazione

La Residenza Temporanea di via San Pio V n. 11 e 11 bis si trova nel quartiere di San Salvario, sull’area delimitata da via San Pio V, via Sant’Anselmo, corso Vittorio Emanuele II e via San Tommaso, ai margini dell’isola pedonale di fronte alla Sinagoga.
Si configura come oggetto architettonico di notevole interesse, databile intorno ai primi ‘800 e realizzato per aggregazioni e modifiche successive.
Intorno alla metà del XIX secolo l’edificio principale risulta già di proprietà della Fondatrice dell’attuale Istituto di Santa Maria. Intorno al 1865 la proprietaria Suor Maria Clarac vi sviluppa la sua attività di educazione e sostegno alle ragazze, attività attraverso la quale l’Ordine, a cui ha dato vita, diffonderà la sua opera in molte parti del mondo, ancora oggi.
Suor Maria Clarac nel 1865 presenta alle autorità municipali un progetto, che riguarda principalmente la realizzazione della manica al fondo dell’attuale cortile. In questo progetto è già documentata la presenza, oltre che dell’edificio principale su via San Pio V, anche dell’edificio a Est che ospita la grande cappella, edificata su iniziativa della Madre Clarac.

Una residenza nel cuore di San Salvario

L’area è ben servita dai mezzi pubblici, che la connettono con le altre zone cittadine rendendo facilmente raggiungibili i punti nevralgici della città. È inoltre sede di numerosi edifici di pregio ed è caratterizzata da una forte concentrazione di piccole attività commerciali e di ristorazione.
E’ una delle zone della città ad alta presenza di cittadini stranieri ed è stata oggetto, a partire da una istanza di integrazione culturale, di iniziative tese a riqualificare l’area e favorire la coesione sociale. L’appropriazione e il conferimento di nuovi significati agli spazi del quartiere da parte degli immigrati ha finito per generare un composito puzzle che non ha impedito, ma ha anzi stimolato una “rigentrification giovanile”.
Il quartiere è inoltre sede di numerose attività di carattere sociale e culturale e la presenza di una quota consistente di alunni stranieri nelle scuole della zona ha stimolato la nascita di una variegata gamma di iniziative rivolte ai minori, promosse sia dagli istituti scolastici che dal terzo settore.

La ristrutturazione dell'edificio

L’opera di ristrutturazione, resa possibile grazie all’intervento della Compagnia di San Paolo e dell’Ufficio Pio fra il 2012 e il 2015, ha restituito al quartiere e alla città un edificio storico sia dal punto di vista architettonico che sociale e culturale (a partire dalla rinnovata presenza delle attività dell’Ordine delle Suore del Buon Consiglio, prima fra tutte la scuola materna), e contestualmente ha dato vita ad un nuovo progetto, Luoghi Comuni San Salvario, una sperimentazione innovativa di housing sociale che si realizza a cura della Cooperativa Sociale Atypica, già attiva sull’area metropolitana con attività e interventi in ambito sociale, culturale e di ospitalità alberghiera.

Presentazione

La Residenza Temporanea nel quartiere San Salvario di Torino: la storia dell'edificio e l'opera di sperimentazione del social housing nel contesto urbano.

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Destinatari

Il progetto si rivolge a: lavoratori in mobilità, personale in formazione, popolazione in situazione di stress abitativo, city users e visitatori occasionali.

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Requisiti

Caratteristiche e condizioni per la prenotazione degli appartamenti attraverso la selezione, il colloquio, la documentazione, l'accesso al sostegno ai bisognosi.

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Partner

Gli Enti, le Cooperative, le Imprese e le Associazioni che collaborano al progetto Luoghi Comuni della Residenza San Salvario.

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